Ma è proprio vero che l’albergo è l’ultima cosa da cercare? Generalmente si parte col pensare alla cosa più importante: il dove, poi bisogna definire il quando. A questo punto se la meta è lontana occorre prenotare i voli, se invece è vicina, tanto da essere raggiunta in auto, spesso e volentieri ci si informa su tragitti, pedaggi e tempi. Arriva poi il momento di documentarsi “per davvero” sulla destinazione, guide cartacee (hanno sempre un certo fascino, no?) e web alla ricerca di qualsiasi info possa rendere il nostro viaggio SPECIALE. Alla fine di questo percorso, più o meno lungo, finalmente ci mettiamo a cercare il posto dove dormiremo, faremo colazione, ci laveremo, riposeremo, chiederemo informazioni, ci divertiremo.
Per molti basta che sia pulito (ed economico), “tanto in camera non ci restiamo mai!”. Ed anche chi non la pensa proprio così difficilmente sceglie la meta delle vacanze in base all’Hotel dove soggiornerà. Per certi versi sarebbe come mettere il carro davanti ai buoi! Noi la scorsa estate l’abbiamo fatto ed è andata benissimo.

Abbiamo conosciuto l’alta Valsesia, in Piemonte, giusto perché incuriositi dal Mirtillo Rosso, un Family Hotel dove è possibile vivere l’atmosfera del Natale tutto l’anno. Il Natale è, infatti, il tema dal quale si sviluppa il progetto di questo particolarissimo luogo. I richiami alla festa più amata dai bambini non mancano: dall’inconfondibile Jingle Bells in sottofondo ad un enorme cappello di Santa Claus nella lobby e poi le sagome leggere delle renne, le ghirlande e le decorazioni che creano un’atmosfera impareggiabile, anche quando fuori ci sono 28 gradi.

Insomma era l’inizio di luglio e questa storia del Natale “sempre” ci ha intrigato al punto da prenotare ancora prima di sapere dove fosse Riva Valdobbia. È stata un’esperienza bellissima soprattutto perché Tommaso ha vissuto questa storia del Natale “supplementare” con uno spirito gioioso. Ha voluto portare con se il berretto di Babbo Natale preso lo scorso anno a Singapore e cantato “We wish you a merry Christmas” (con tutti i suoi strafalcioni) ai ragazzi dello Staff. Con Tommaso sereno e divertito anche per noi è stato più semplice rilassarci e pensare alle passeggiate nei dintorni dell’hotel.
Proprio sotto al Monte Rosa, poco prima di arrivare ad Alagna il Mirtillo Rosso quasi non si nota, mimetizzato com’è nell’ambiente che lo circonda. La pietra grigia del tetto ed il legno scuro delle pareti esterne, i caratteristici steccati a protezione delle balconate, seppur rivisti in chiave moderna, sono in perfetta armonia con i paesaggi e la storia del posto. I suoi edifici riprendono, così, nei materiali e nelle forme l’architettura tipica della zona, abitata fin dal medioevo dalle popolazioni Walser.

Tra le passeggiate che abbiamo fatto, una in particolare ci ha portati proprio in un villaggio Walser, a Pedemonte, dove è anche possibile visitare il museo dedicato a questa antica cultura. E così abbiamo imparato che scegliere prima l’Hotel e comportarsi di conseguenza per la destinazione è un buon modo per conoscere posti nuovi senza sottovalutare l’importanza della sistemazione alberghiera.
È stata anche la nostra prima volta in un Family Hotel dove abbiamo imparato che quando l’attenzione per i piccoli ospiti (mini club, animazione, menu dedicati) va di pari passo con l’attenzione riservata ai genitori (una Spa adults only, servizio di baby sitting) la vacanza è ancora più bella, perché un po’ di relax in vacanza non fa male, no? L’ultima cosa che abbiamo imparato è che “Christmas is a state of mind”: il Natale è uno stato d’animo! Fatto di gioia, suoni, colori e che come tale merita di essere vissuto tutto l’anno perché…