Chiunque sia stato in Vietnam non può non ricordare il piacere di fermarsi a prendere un caffè.
Forte, per fragranza e carattere, il caffè vietnamita predispone alla chiacchierata. Non è certamente il prendi e vai al quale siamo abituati anche se, proprio come il nostro Espresso, rappresenta una nazione intera.
I colonizzatori francesi hanno il merito di averlo portato fin qui dall’Europa, e l’abitudine mattutina alla tazzina di câ phé è diventata, da subito, una tradizione locale. Qui il caffè lo mischiano, con risultati inaspettati, anche con lo yoghurt oppure con succhi di frutta.

Ma quella che attira fin dall’inizio tutti i viaggiatori è la versione classica, che gocciola nel bicchiere su un fondo generoso di latte condensato. Ne scaturisce una bevanda corposa ed intensamente aromatica grazie alla quale si comprende fin da subito quanto i vietnamiti amino il loro caffè. Prepararlo è praticamente un’arte.
L’inconfondibile aroma del caffè vietnamita è dato, infatti, anche dal metodo di preparazione, con il câ phé phin. E’ un piccolo contenitore di alluminio dal fondo bucherellato, una sorta di mini-caffettiera individuale che si appoggia sul bordo di una tazzina da caffè, o meglio ancora di un bicchiere. Dentro ci si mettono il macinato e l’acqua bollente. Dai sottili forellini il caffè, denso e nero, gocciola giù lentamente. Piano piano ogni goccia si carica di caffeina e prende il sapore della tostatura lenta che fanno da queste parti. Alla fine porta con sé un gusto forte e fiero che ricorda anche il cioccolato. E nell’attesa che tutto il processo si compia? Niente di meglio che una bella chiacchierata!!