Valtournenche è un comune della Valle D’Aosta. L’abitato si trova a circa 1500 metri di altitudine, ai piedi del Monte Cervino, chiamato Gran Becca dai valligiani.
Abbiamo conosciuto questo paese di montagna in occasione della Dezarpa 2019 (28 settembre). Un grande evento, quello della transumanza, per festeggiare le mandrie che scendono dagli alpeggi accompagnate dai loro pastori in costumi tradizionali. E le vere protagoniste sono proprio loro: le mucche.

Le località di Valtournenche, Breuil Cervinia e Zermatt fanno parte del comprensorio sciistico italo-svizzero “Matterhorn Ski Paradise” (Matterhorn è il nome tedesco del Cervino)

Approfittando di uno splendido weekend di sole siamo partiti dal centro di Valtournenche per visitare, nei dintorni, due piccole frazioni nelle quali sembra che il tempo si sia fermato. Entrambe hanno conservato quell’atmosfera autentica, immutata nel tempo, che solo i piccoli villaggi di montagna possono offrire.

La prima è Cretaz, un villaggio molto caratteristico, con i tipici rascard, case di legno e pietra. E’ anche la più vicina, si raggiunge con una passeggiata di 15 minuti.
Girovagando tra le stradine si può trovare la casa natale di Luigi Carrel, nota guida alpina. Nativo di Cretaz anche Jean Antoine Carrel, uno dei più famosi alpinisti italiani. Il primo a salire sul Cervino dal versante italiano.
La seconda frazione, Cheneil, è un po’ più distante da Valtournenche. Circa 8 km (in parte di tornanti) per raggiungere il parcheggio dove lasciare l’auto. Da li abbiamo deciso di salire con l’ascensore panoramico, in realtà una specie di funicolare. L’alternativa sarebbe stata raggiungerla a piedi.

La vista che si gode da quassù è meravigliosa!
Se vi trovate in questa parte della Valle D’Aosta non potete perdervi l’escursione più conosciuta, anche la più turistica, quella al Lago Blu, sulla strada per Cervinia. Nel vostro album fotografico non potrà mancare almeno una foto del Cervino che si specchia nelle sue acque.
Una giornata in montagna non può che far bene a tutta la famiglia: aria buona, relax e movimento. Tommaso con i suoi amici si è divertito a fare lo “scalatore”

ospitalità e buona cucina
Qualche nostro consiglio su:
Dove dormire:
Dove mangiare:
Ristorante dell’hotel Les Neiges d’Antan cucina gourmet con prodotti del territorio
Ristorante bar Stella Alpina ambiente familiare, cucina tradizionale valdostana
Ristorante La Luge cucina tradizionale valdostana, con anche specialità di pesce. Presente sulla guida Michelin.
Bar La Goille per un pranzo informale