Chiedete ad un bambino di disegnare una montagna verde e piazzarla nel bel mezzo di un lago blu, circondato da altre montagne altrettanto verdi. Di suo ci aggiungerà il cielo azzurro, le nuvolette bianche e un sole tondotondo, giallissimo, con attorno quattro o cinque rigoline incerte a tracciarne i raggi.

Monte Isola, lo dice il nome stesso, è tutta in quel disegno elementare, infantile, di una semplicità disarmante. I puntini rossi sono i tetti delle case e i cinque minuti passati sul traghetto servono per andare da un mondo ad un altro. Dal mondo “veloce” al mondo “lento”, da quello che deve correre a quello che può permettersi di passeggiare.

La cosa più facile è andarci in giornata, consumare i 90 minuti di asfalto tra Milano e Sulzano (BS), parcheggiare la scatola di latta il più vicino all’imbarcadero e fiondarsi a fare un giro dell’isola. Nove Km pressoché pianeggianti tra il limpido dell’acqua e il brillante degli ulivi, sulla strada che collega tra loro le piccole frazioni del comune.

Alcuni accelerano per terminare il periplo prima di pranzo, riservandosi per il pomeriggio la salita (anche in minibus) verso il Santuario della Ceriola prima di rimettersi in fila, stanchi ma felici, per il traghetto verso casa.
Molto più difficile decidere di fermarsi anche solo una notte nel bel mezzo del lago d’Iseo. Prealpi lombarde. In fondo in fondo c’è sempre quella paura, inspiegabile, di annoiarsi come un pensionato senza il suo cantiere. Come se fosse un peccato rallentare e chiedersi perché non ci siano negozietti con appese T-shirt I love MonteIsola.


Sbagliato pensare che non sia turistica, più che altro -e più di altri- questo luogo, con i suoi abitanti, ha saputo resistere alla tentazione.
Quanti, dopo #THEFLOATINGPIERS nell’estate del 2016 non si sarebbero montati la testa.

Per chi decide di fermarsi, il momento della verità arriva guardando chi si affretta al pontile come se l’intera isola stesse per chiudere. Come chi esce dal teatro qualche istante prima che cali il sipario solo per non trovarsi imbottigliato nel traffico. E’ proprio il momento in cui Peschiera Maraglio torna ad essere il villaggio di pescatori del tempo che fu: casette colorate affacciate sul porticciolo e una fila di barchini che si dondolano in acqua. Ecco, per chi decide di restare il sipario si alza verso sera!



Come arrivare a Monte Isola
Dopo aver parcheggiato l’auto a Sulzano (noi abbiamo scelto l’area di sosta Gerolo al costo di 7 euro al giorno) ci si incammina verso l’imbarcadero. I traghetti di linea della Navigazione del Lago d’Iseo partono ogni 15/20 minuti in direzione Peschiera Maraglio e il tragitto è di pochi minuti. Questa è sicuramente la tratta più richiesta, ma non la sola per arrivare sull’isola. Con una tariffa supplementare si possono imbarcare anche le biciclette, Tommaso non ha voluto rinunciare a questa opportunità.

Per lo sbarco su Monte Isola viene richiesto (incluso nel biglietto) un contributo di 1 euro a passeggero. Per rimanere aggiornati su tratte, orari e tariffe
Dove soggiornare a Monte Isola
Decidere di fermarsi una notte a Monte Isola è sicuramente una scelta poco comune, ma assolutamente consigliata. Noi siamo stati ospiti del Castello Oldofredi, una dimora storica, immersa in un giardino di ulivi, in posizione dominante sul villaggio di pescatori di Peschiera Maraglio.


Dal ristorante, dalla piscina, dal meraviglioso parco, dalla terrazza e da alcuni appartamenti (come il nostro) la vista sul lago è spettacolare. Si respira la storia in un contesto curato dall’atmosfera rilassante.




Dove e cosa mangiare a Monte Isola
Sull’isola non mancano ristoranti e bar, soprattutto nel centro del paesino di Peschiera Maraglio. Se avete tempo concedetevi un pranzo o una cena presso il ristorante del Castello Oldofredi che offre cucina tradizionale, dove tra i piatti tipici di pesce non possono mancare le sardine di lago. Vi ritroverete in una location romantica, non a caso scelta da tanti sposi di tutto il mondo che hanno deciso di festeggiare qui il loro giorno più bello. Il ristorante gode di una vista superlativa sul lago.


Più che dai souvenir siamo in genere attirati dalle specialità gastronomiche. Il salame di Monte Isola è un prodotto locale da provare!

Cosa fare a Monte Isola
Il giro dell’isola, a piedi o in bicicletta è un must. Un percorso circolare panoramico che costeggia il lago e passa attraverso le piccole frazioni meno conosciute. Nove km circa da percorrere con la possibilità di fare sosta tra le aree picnic/giochi e le spiagge pubbliche.


Se non vi siete portati la bici da casa, potete noleggiarla. Nel centro di Peschiera Maraglio troverete 2 noleggi, noi abbiamo scelto “Noleggio Guizzetti” (12 euro a bici per 4 ore). Il percorso è facile, adatto anche ai bambini, con poche salite e sicuro grazie alla quasi totale assenza di mezzi motorizzati, visto che sull’isola non possono circolare le auto.
Le limitazioni di questo periodo non ci hanno permesso di raggiungere il Santuario della Madonna della Ceriola (situato sulla sommità a 600 m s.l.m.) con la comodità del bus fino a Cure e di fare in barca il tour delle tre isole.

L’evento artistico “The Floating Piers” ha dato a Monte Isola fama mondiale, tanto da diventare la terza miglior località turistica europea. L’isola lacustre più grande d’Italia e più alta d’Europa, considerata uno dei Borghi più belli d’Italia, continua a regalare ai suoi visitatori un’esperienza autentica e genuina.