Viaggio in treno, green e panoramico, da Domodossola a Berna
5 Agosto 2023
La scelta di raggiungere la città di Berna con il Trenino Verde delle Alpi si rivela ottima, un viaggio veramente comodo e rilassante.
Carte giornaliere in mano, data fissata e finalmente si parte per il nostro weekend in Svizzera.
A Domodossola ci arriviamo in auto, già informati dell’esistenza di un parcheggio gratuito proprio a due passi dalla stazione. Qui prendiamo il treno della compagnia ferroviaria privata svizzera BLS in partenza (puntualissimo) alle 9:58. E’ un regionale che, dopo alcune fermate in Italia, passa il confine e arriva nella prima località svizzera: Briga.
Fa impressione pensare che questa era una delle stazioni del primo Orient Express e che già dai primi del novecento su quest’asse il trasporto ferroviario si affidava alle locomotive elettriche anzichè quelle a vapore.
Qui (e si tratta di una cosa temporanea) si deve scendere dal regionale per risalire subito sul Trenino Verde delle Alpi già pronto sul binario di fronte. Entrambi i convogli sono gestiti dalla BLS e sono perfettamente coordinati tra loro, appena si ferma il primo si aprono le porte dell’altro che attende sul binario di fronte, stesso marciapiede. Preciso, puntuale… Svizzero!!
Appena saliti a bordo si ha subito l’impressione che sarà un viaggio comodo. Colpiscono la pulizia, la poca confusione e gli ampi finestrini panoramici. I posti non sono prenotati ma non fatichiamo a trovarne 3 vicini, le poltrone in prima classe sono più comode e le carrozze meno affollate.


La carta giornaliera BLS Trenino Verde permette di poter salire e scendere nelle varie località che si incontrano, come Kandersteg dove intravediamo il villaggio di montagna con le sue graziose case di legno e un gran viavai di escursionisti.
Viaggiamo sulla linea ultracentenaria del Sempione e del Lotschberg. Attraversiamo molte gallerie, la più famosa è quella del Sempione, transitiamo senza rendercene conto su imponenti viadotti come quello di Kander, il più fotografato, ammiriamo vallate verdi e mucche al pascolo.
il percorso del trenino https://www.bls.ch/it/freizeit-und-ferien/ausflug/trenino-verde-delle-alpi/percorso-e-tappe

La particolarità di questo treno è che è alimentato con una quota di energia idroelettrica superiore al 95% (nel mix della corrente ferroviaria), caratteristica che lo rende green (oltre che molto silenzioso). Non è previsto catering a bordo, ma in un’area dedicata si trovano un distributore di bevande calde e fredde e uno di snack.
La prima fermata, la più gettonata soprattutto dai gruppi delle gite in giornata, è Spiez. Ogni ora partono i battelli per la traversata sul lago che porta a Thun, altra località famosa collegata dal Trenino Verde delle Alpi. Se volete prendere il battello a vapore, il Blumlisalp, il piroscafo storico che ha più di cent’anni, ed è stato fedelmente ristrutturato, dovete sapere che in estate parte da Spiez nel pomeriggio alle 16:34.
Ma noi questa volta proseguiamo per fermarci a dormire a Berna e lasciamo questa escursione per il giorno del nostro rientro.
In circa 2 ore e venti, senza quasi neanche accorgersene, arriviamo nella capitale federale svizzera. La stazione ferroviaria è molto trafficata, ci sono tanti turisti, parecchi negozi e molti punti di ristoro. Una volta fuori ci dirigiamo a piedi verso il nostro hotel, la stazione e il centro storico sono a brevissima distanza. Notiamo da subito che i mezzi più utilizzati in città sono tram, bus e biciclette.
La capitale federale è il cuore della Svizzera e la sua città vecchia, famosa per i 6 km di portici, è Patrimonio Mondiale Unesco. Può capitare che il tempo non sia sempre clemente, può capitare che piova tutto il giorno come è successo a noi, ecco tutti questi km di portici tornano utili e non solo per lo shopping.
Occorre sapere che i negozi la domenica sono chiusi, mentre i musei si fermano il lunedì. Durante tutti i sabato d’agosto questi ultimi sono gratuiti. Noi ne abbiamo approfittato e dovendo fare una scelta visto che chiudono alle 17, abbiamo optato per la casa di Einstein (lo scienziato visse qui dal 1902 al 1909) e per il Museo delle Comunicazioni, interessante e interattivo.




In caso di pernottamento a Berna, l’hotel vi omaggerà del Bern ticket, biglietto che caricherete nell’apposita app ( Bern welcome) grazie al quale si possono utilizzare gratuitamente i mezzi pubblici, per andare e tornare (anziché a piedi) dalla Fossa degli Orsi, Barengraben, o dal Giardino delle Rose, Rosengarten.
A proposito della Fossa degli Orsi, dal 2009 l’area è stata ampliata ed è stato creato il Parco degli Orsi che si affaccia sul fiume Aare, espandendo così lo spazio a disposizione degli animali. Ci vivono attualmente 3 orsi mamma Bjork, papà Finn con la figlia Ursina. L’orso è l’animale “araldico” della città.


Il centro storico è molto caratteristico e non solo per i portici: le strade acciottolate, le curiose fontane in stile rinascimentale e gli edifici in pietra arenaria dalle facciate artistiche. Non può mancare la sosta, a pochi minuti dello scoccare dell’ora esatta, davanti alla Torre dell’Orologio, la Zytglogge, con gli occhi puntati per vedere le figure meccaniche in movimento, gli orsi, il giullare, il gallo dorato e Crono, il Dio del tempo.
Questo weekend è stato anche l’occasione per festeggiare il compleanno di Enrico e così per cena abbiamo optato per un ristorante con cucina svizzera vicinissimo al Parco degli Orsi. L’Altes Tramdepot è particolare anche nella location essendo appunto un vecchia sala dei tram. Non possono mancare salsicce, rosti e cordon bleu, che a noi è piaciuto molto, anche se dicono che quello originale lo si trovi solo a Briga, dove è stato inventato. Il ristorante è conosciuto per essere anche un birrificio. A differenza di altri in città il locale rimane aperto fino a tardi, quindi si può cenare ad orari “mediterranei”.
Fermarci a Berna ci ha permesso di visitarla meglio (e con calma) come piace a noi, nel nostro modo slow. Ma è arrivato il momento di salutare Berna e questa volta per scendere anche noi a Spiez.
Alcuni treni arrivano in coincidenza con la partenza di un bus che porta all’imbarcadero ma non è il nostro caso e decidiamo di prendere un taxi al costo di 15 franchi per pochi km. Non avessimo avuto con noi i bagagli, seppur leggeri e non avesse piovuto avremmo fatto anche noi la passeggiata verso il molo. Una mezz’oretta tutta in discesa.
La carta giornaliera BLS Trenino Verde comprende anche la navigazione del lago di Thun e quindi perchè non approfittarne? I posti in prima classe sono nella parte superiore. Anche in questo caso in un’area meno affollata e con una vista più bella sul lago. Sia in prima che in seconda classe si trova una zona bar/ristorante.
La navigazione da Spiez a Thun che parte con qualsiasi condizione meteo, impiega circa 45 minuti ed effettua varie fermate prima di arrivare a destinazione. Fanno da cornice il paesaggio montano, piccoli villaggi e alcuni bei castelli. Esce finalmente il sole e così possiamo rilassarci sulle sdraio sul pontile superiore.



L’attracco dei battelli è vicinissimo alla stazione dei treni. Aspettando la prima coincidenza verso l’Italia si ha una mezz’oretta per una breve passeggiata tra le vie del centro, ammirando da lontano il castello che sovrasta gli edifici storici, soffermandosi vicino ai ponti in legno per osservare gli intrepidi surfisti.
Siamo sulla via del ritorno e ci accorgiamo di essere sempre più vicini all’Italia quando sul treno regionale Briga Domodossola ci troviamo a sgomitare con i pendolari transfrontalieri che lavorano qui e fanno rientro casa (è lunedì, quindi attenzione alla scelta dell’orario nei giorni lavorativi!)
Vi ricordiamo che per viaggiare in Svizzera serve la carta d’identità valida per l’espatrio o il passaporto e che la loro moneta è il franco svizzero. Non è una destinazione economica, ma in questi ultimi anni è diminuito il divario tra i nostri prezzi e i loro.
Per maggiori dettagli consultate bls.ch/treninoverde
Questo viaggio è anche un podcast, ascoltatelo sull’app Loquis, la piattaforma di travel podcasting.
Scrivetemi a travelfam3@gmail.com (Sabrina) per maggiori informazioni, orari, prezzi e saper come e dove prenotare.
Viaggio in collaborazione con BLS Trenino Verde delle Alpi
treno, battello e notte a Berna all’hotel Kreuz.