La penisola arabica non è altro che un mare di petrolio ricoperto da un mare di sabbia che si spinge per migliaia di chilometri dal Mediterraneo verso l’Oceano Indiano. Un ponte arroventato dal sole tra Occidente ed Oriente da percorrere quasi tutto prima di arrivare negli Emirati Arabi, dove si alza dal deserto la skyline di Abu Dhabi. Quella che meno di sessant’anni fa era solo un piccolo villaggio di pescatori è ora una città proiettata nel futuro, in continua evoluzione ma capace, nel contempo, di mantenere vive le proprie radici culturali. Pulita e sicura, mai caotica, è affascinante nel suo essere profondamente araba e multiculturale al tempo stesso. Molti occidentali si sono trasferiti in questa città rendendola un luogo cosmopolita, mentalmente aperto alle novità se si pensa alle prossime aperture del Louvre e del Guggenheim o alla presenza dei campus universitari della New York University e della Sorbona.

L’aspetto più interessante di Abu Dhabi è proprio il contrasto tra la modernità di una città fortemente rivolta al domani e la tradizione islamica. L’Islam è la religione ufficiale di un paese in cui la libertà di culto è garantita dalla Costituzione e la volontà di aprirsi all’esterno non ha impedito di preservare usanze e tradizioni millenarie. Come l’ospitalità e la gentilezza dei pastori nomadi di un tempo, l’abbiamo ritrovata una mattina al piccolo supermercato vicino al nostro hotel quando un anziano vestito con la candida dishdasha ha regalato delle caramelle a Tommaso. L’ha accarezzato come farebbe un nonno e se n’è andato sorridendo. Avessimo deciso di fermarci solo qualche giorno per visitare i luoghi d’interesse turistico (ce ne sono molti) o fare shopping nei Mall più alla moda probabilmente non sarebbe successo ma, complici i tempi slow di una famiglia in viaggio e la curiosità infinita dei bimbi tutto può succedere.

Con un lungomare lunghissimo, la Corniche e numerosi parchi attrezzati per i bimbi, Abu Dhabi è decisamente una destinazione “family friendly”. Le spiagge bianche facilmente raggiungibili dal centro, poi, fanno di questa città la scelta ideale per una breve vacanza di mezza stagione.
Non serve molto tempo per ambientarsi date le sole due ore di fuso che ci separano. La cosa più difficile è accantonare per i primi giorni quello che pensiamo di sapere sul mondo arabo in generale per cominciare a conoscere il lato normale di un universo culturale tutt’altro che ostile. La cosa più facile, invece, è muoversi in questa città grazie ai taxi onnipresenti ed economici. Dall’hotel alla family beach lungo la Corniche e poi al Mall per uno spuntino e da li direttamente in spiaggia a Saadiyat Island dove il mare è più trasparente e poi ancora in un altro Mall perché c’è il parrucchiere solo per i bambini e Tommaso vuole (finalmente) tagliarsi i capelli… c’è sempre un taxi pronto a caricarci.
Discorso a parte merita il clima che da giugno a settembre è torrido, bollente, soffocante con temperature costantemente al di sopra dei quaranta gradi. In estate la gran parte delle attività si svolge al chiuso, dove i condizionatori la fanno da padrone. E’ come nelle regioni artiche durante l’inverno… solo i più temerari escono di casa. Con questi presupposti una vacanza negli Emirati durante i mesi estivi è praticamente impossibile. Il resto dell’anno è piacevole soprattutto nei mesi di ottobre/novembre e febbraio/marzo quando le temperature sono comprese tra i 25 e i 30 gradi. Noi ci siamo stati anche durante le festività natalizie, con
giornate meno calde (intorno ai 22°) di giorno, ed il bisogno di coprirsi le spalle durante la sera. In questo periodo dell’anno, paragonabile alla nostra primavera, le giornate all’aria aperta sono fenomenali, col cielo sempre azzurro, ovviamente è più difficile tuffarsi nel mare che è ancora fresco, quantomeno per i più freddolosi.
Quando però ci siamo tornati per Pasqua è stato naturale saltare su un taxi per arrivare in dieci minuti sulla spiaggia di Saadiyat Island. Mare trasparente, sabbia bianchissima, fondale basso sembra che la città coi suoi grattacieli sia distante mille chilometri.

Mamma ho fame! La prima volta abbiamo scelto un hotel che avesse le camere con l’angolo cottura perché non sapevamo quanto Tommaso (aveva poco meno di tre anni) avrebbe resistito senza le sue abitudini, i suoi orari, i suoi cibi preferiti. Non c’è voluto molto tempo ad abituarlo a pranzi e cene sempre fuoricasa tanto che dopo i primi giorni abbiamo smesso di spignattare senza che Tommaso ne soffrisse. Quello che non manca ad Abu Dhabi sono i ristoranti, un panorama culinario variegato, tutte le cucine per tutte le tasche, ovviamente con l’Italia ben rappresentata. La gran parte dei ristoranti pizzerie fast food sono negli shopping mall e molti (ma non tutti!) hanno un kids menu adatto anche ai nostri gusti. Grazie alle tre paroline magiche -not spicy, please- Tommaso non si è perso nemmeno la cucina Indiana e Thailandese.
Come in tutte le altre grandi città visitate da quando siamo in tre (Tokyo, Singapore, Dubai) anche ad Abu Dhabi lo shopping mall va ben oltre il concetto di centro commerciale al quale siamo abituati. Il Mall è una città nella città: impossibile restarne fuori. Abbiamo dimenticato a casa il dentifricio? Shopping Mall! E’ Natale e vogliamo incontrare Santa Claus? Shopping Mall! I ristoranti migliori (con ottimi menù bimbo) sono qui e le stesse attività per i bambini spesso vengono organizzate nei centri più frequentati. Il Marina Mall ad esempio ha al suo interno una pista di pattinaggio su ghiaccio ed un’area, la Fun City interamente dedicata ai bambini. Abu Dhabi Mall, The Galleria, Mushrif Mall, WTC Mall, Yas Mall, Al-Wahda Mall, questi i primi che ci vengono in mente, sebbene molto diversi tra loro tutti hanno in comune la vasta scelta di ristoranti e food court, le utilissime e pulitissime Family Room dove cambiare e accudire i bimbi più piccoli e intere zone dedicate al divertimento di bambini e ragazzi.
In definitiva la città di Abu Dhabi ha molto da offrire ad una famiglia in viaggio e vale la pena tenerla in considerazione, soprattutto per il fatto che si possono fare molte esperienze interessanti in un ambiente pulito e sicuro.
Informazioni preziose sulla città e sull’Emirato sul sito dell’Ente Turistico