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a cosa che colpisce maggiormente una volta arrivati in un paese mediorientale sono i visi, i gesti, persino le espressioni delle persone che ci abitano. Quanto ci assomigliano, quanto gli assomigliamo. Sono differenti i vestiti, le pettinature, ma quanto mediterraneo in quegli sguardi. E quanto mediterraneo solcato dai commerci, dalle battaglie, da quell’andirivieni di dominanti e dominati. Genti arcaiche, regni antichi, imperi smembrati. La Mesopotamia, la valle del Nilo, l’Asia Minore, l’Arabia Felix e poi i Sumeri, gli Assiri, i Fenici, gli Ittiti, i Persiani. Babilonia. Tutta quella vasta area a cavallo di Europa, Africa e Asia, oggi, è figlia di quelle prime pagine del libro di storia delle elementari.
Se non fosse per tutte quelle civiltà susseguitesi nel tempo la gran parte del Medio Oriente, oggi, sarebbe nulla più che un mare di petrolio ricoperto da un mare di sabbia e pietrisco.
Una geografia impietosa perlopiù piatta e arida che, però, non ha impedito la nascita ed il fiorire di culture millenarie, antenate comuni di ebrei, cristiani e musulmani. Si potrebbe quasi dire che sia stata proprio quella natura orizzontale, poi, ad agevolare gli spostamenti, il cammino. Un ambiente brullo e assetato che si è lasciato attraversare da viaggiatori, mercanti, avventurieri. Diventando, nel corso dei secoli, luogo di scambi non solo per le merci ma anche per le idee. Zafferano in cambio di astronomia, geometria per un pò di seta, perle rare, matematica.
“C’è una certa raffinata semplicità in un paesaggio da cui l’elemento acquatico (…) è completamente assente. Quel mondo vuoto sembra una grande stanza ripulita per ricevere una splendida compagnia” Gertrude Bell in Ritratti persiani
Il Medio Oriente oggi possiede tutte le contraddizioni di un mondo che non vuole riconoscere il valore delle proprie radici. Come se la definizione di “culla della Civiltà” fosse un fardello troppo pesante da portare o da esibire. Così da lasciarsi andare ad un presente tanto bellicoso quanto sordo ai richiami del passato.
Viaggiare oggi in questo contesto significa anche andare alla ricerca delle radici culturali delle grandi civiltà (romana, indiana, greca, egiziana, persiana) che qui ebbero modo di passare e che da qui gettarono le basi del mondo moderno.