E’ unica in tutto il sud est asiatico. Certo, è più costosa rispetto a Kuala Lumpur o Bangkok, ma offre anche molto di più in termini di fascino, modernità e, perché no, divertimento.
L’isola di Singapore è grande circa tre volte l’Elba, approssimativamente la parte nordoccidentale è ancora occupata dalla foresta pluviale mentre tutto il resto è ormai edificato. La zona dove si concentrano i maggiori interessi “turistici” invece è abbastanza circoscritta. In un raggio di quattro/cinque chilometri (più o meno come a Milano) si trovano i principali quartieri di Chinatown, Little India, Kampong Glam, Orchard, Marina Bay ognuno coi suoi colori e le sue attrazioni mentre lo zoo, a nord, e l’isola di Sentosa, a sud, sono più decentrati.
Per molti è solamente un grande centro commerciale in continua espansione, ottimi trasporti pubblici e pulizia maniacale. Ma è sufficiente decidere di fermarsi più tempo rispetto al breve stopover sulla via del mare per ricevere in cambio una città incredibilmente interessante, ottimo cibo, e tante cose da fare.
E’ un piccolo mondo moderno nel quale riescono [bene] a coesistere tecnologia e rispetto per l’ambiente, e dove [altrettanto bene] convivono culture molto differenti tra loro: cinese, malese, indiana ed occidentale. Sono in molti a vedere in Singapore la quintessenza del melting pot, un grosso pentolone nel quale le varie anime della metropoli si mischiano come se fossero gli “ingredienti” di un piatto gustoso, dal sapore nuovo. Niente di più sbagliato. A Singapore, nel pentolone, ogni ingrediente mantiene il proprio sapore originale, senza mai mischiarsi fino in fondo, per dare al “piatto” un sapore dai mille profumi e soprattutto altrettanto gustoso, in perfetto stile Asiatico.
A grandi linee Singapore può essere divisa in tante aree, differenti, ognuna con un carattere proprio e diversi punti d’interesse. I diversi quartieri non sono altro che la trasposizione urbana della forte identità culturale delle numerose anime di questa città, e così le case e i colori, gli odori, le scritte perfino le merci in vendita diventano parte integrante di un ambiente umano da preservare. A Singapore diventa possibile svegliarsi a New York, fare colazione a Hong Kong, passeggiare per le vie colorate di Chennay e prendere il thè delle cinque a Londra, non dopo aver spiluccato street food a Melaka.
Moderni e scintillanti Mall sono sparsi dappertutto in una città che cresce, respira e si muove verso il futuro dipingendo una skyline avveniristica lungo la baia. A dispetto di tutta questa crescita Singapore può già essere definita una metropoli verde con con parchi e giardini pubblici disseminati per tutta la città.

L’ambizioso progetto governativo “a city in a garden” annunciato nel 1998 come naturale evoluzione del precedente “garden city” (lanciato nel 1967) ha portato negli ultimi anni un miglioramento dei parchi esistenti, notevole il Botanic Gardens, ed alla realizzazione dei Gardens by the bay dove ambiente e tecnologia si compenetrano per mostrare la potenza della natura. Gli effetti di questa politica di tutela del verde si possono apprezzare in un solo dato: nonostante la crescita della popolazione (+68% tra il 1986 ed il 2007) la superficie ricoperta da vegetazione non è diminuita, ma cresciuta del 10%!
Ad annaffiare tutta questa esplosione di verde ci pensa il meteo, che, sull’isola, si presenta nella sua veste più fastidiosa: caldo, umido e piovoso tutto l’anno. Le tabelle climatiche sembrano impietose: durante il mese meno piovoso, febbraio, cadono poco meno di 200 mm di pioggia, tanto per fare un paragone, a Roma e Milano i mesi più piovosi ci infastidiscono con circa 100 mm, la metà! Piove molto e questo deve essere tenuto in considerazione ma occorre sapere che le piogge sono passeggere in giornate fondamentalmente soleggiate e calde tanto da non rovinare affatto una vacanza che nasce per restare all’aria aperta.
Singapore ha molto da offrire ad una famiglia in vacanza, un contesto pulito e sicuro, un mix culturale in grado di incuriosire anche i più pigri e la possibilità (sfruttando gli ottimi collegamenti aerei) di una vacanza balneare nelle vicine isole della Malesia e della Thailandia.
Per informazioni -molto- più dettagliate potete fare riferimento al sito dell’Ente Turistico (in inglese) oppure alla pagina Facebook della rappresentanza italiana.